Pubblicato il Lascia un commento

È arrivata la primavera!

Per i bambini più piccoli non è così facile maturare la consapevolezza dei cicli stagionali, percepirne le manifestazioni, comprendere perché avvengono determinati cambiamenti nel clima e nel paesaggio. Ma con un po’ di creatività, fantasia e – soprattutto – sfruttando il potere evocativo e l’immediatezza del linguaggio musicale, si possono realizzare tante semplici attività per aiutare i bambini a scoprire la magia della natura che nasce, cresce, cambia, muore… e poi rinasce ancora!

Prendiamo spunto da una proposta contenuta nel volume Fare musica al nido, adatta anche a bambini della scuola dell’infanzia e prima classe della primaria.

Invitiamo i bambini a fare una passeggiata sulle note del brano strumentale “Passeggiata di primavera”, un brano dall’andamento regolare, con una velocità media e una pulsazione chiaramente percepibile, che ben si presta ad essere accompagnato con una camminata, con dei movimenti e gesti-suono, o ancora con strumenti a percussione quali tamburello, cembalo, legnetti, ecc.

NB: La scelta del brano non è vincolante: si può utilizzare qualsiasi brano che presenti un carattere allegro, velocità media e pulsazione regolare. L’attività è sicuramente più stimolante ed efficace se svolta all’aperto, ma se per qualunque ragione se ne fosse impossibilitati, si può facilmente adattare e realizzare al chiuso.

Facciamo partire il brano e chiediamo ai bambini di camminare nello spazio con un passo vivace e regolare, associato al battito di mani. Potendo realizzare questa attività all’aperto, scegliamo un momento durante il brano per fermarci e descrivere quello che vediamo, mimandolo con gesti e posizioni corporee: il sole – cerchio con le braccia, i fiori – movimenti delle mani; gli alberi – corpo fermo e dritto, i rami – braccia protese nello spazio, le foglie – dita che si muovono, i cespugli – posizione accovacciata, e così via.

Al termine del brano, in base all’età dei bambini, possiamo guidare l’osservazione attraverso delle domande:

  • Com’è il cielo oggi?
  • Il sole è visibile o si nasconde dietro qualche nuvola?
  • L’aria come vi sembra, calda o fredda?
  • L’erba è bagnata?
  • Ci sono fiori sul prato e/o sulle piante?
  • Ci sono foglie sugli alberi? Di che colore?
  • Notate qualche animale?

In un secondo momento, spostiamo l’attenzione dagli aspetti visivi a quelli uditivi: invitiamo i bambini a rimanere in silenzio per qualche minuto, concentrandosi sull’ascolto, e chiediamo loro quali suoni e rumori riescono a percepire (con i bambini più grandi possiamo scendere nel dettaglio della classificazione in naturali o artificiali).  

Scegliamo poi una pianta, un cespuglio, un albero nei pressi della scuola, che diventerà nostro amico durante tutto il progetto. Diamogli anche un nome, per renderlo più familiare: ad esempio Lello l’alberello, Gastone il cespuglione, Gegio il ciliegio, ecc. Facciamo in modo che i bambini si affezionino, invitiamoli ad avvicinarsi e toccarlo delicatamente, così che con il passare dei giorni e delle settimane, possano cogliere da soli i cambiamenti che riguardano foglie, rami, fiori, ecc. Stabiliamo un momento della settimana in cui ripetere questa osservazione: la reiterazione dell’attività è fondamentale per il processo di consapevolezza.

Si potrebbe realizzare un cartellone in cui attaccheremo varie foto della pianta in questione, scattate in diversi momenti dell’anno, aiutando i bambini a cogliere i dettagli della natura che cambia. In occasione dell’arrivo della primavera, focalizzeremo l’osservazione sulla rinascita, sul paesaggio che rifiorisce.

Altra parola chiave di questa stagione è l’imprevedibilità. Come dice il proverbio, Marzo pazzerello, prima il sole e poi l’ombrello. Per sottolineare il carattere repentino dei cambiamenti meteorologici tipici della primavera, riproponiamo il brano “Passeggiata di primavera” (o un qualsiasi brano che risponda ai requisiti descritti).

Alterniamo più volte camminata e fermata con gesti e movimenti, poi mettiamo in pausa il brano senza preavvertire i bambini e diciamo: “Sta cominciando a piovere! Tutti a casa!!” e corriamo a radunarci tutti in un punto. Suggeriamo al gruppo che l’assenza della musica equivale all’arrivo del temporale e che per poter tornare a passeggiare e giocare in allegria occorre aspettare il sole, ossia la musica; attendiamo qualche momento e poi lasciamo continuare il brano, invitando i bambini a riprendere la passeggiata.

Riproponiamo più volte l’alternanza cielo sereno/temporale (musica/pausa), avendo cura di rimanere gradualmente fuori dal gioco e di mettere/togliere la musica senza che i bambini possano vederci: questo permetterà al gruppo di discriminare suono/pausa affidandosi soltanto all’orecchio e all’ascolto.

È possibile arricchire l’attività utilizzando piccoli strumenti a percussione oppure oggetti di uso quotidiano (quali pentole, scatole, coperchi…), sperimentando con i bambini diversi oggetti sonori.

Con queste semplici attività, facilmente modulabili in funzione degli spazi, del tempo a disposizione e del target di riferimento, possiamo aiutare i bambini ad acquisire consapevolezza dei cicli stagionali, perseguendo contemporaneamente obiettivi musicali: consapevolezza sonora, scoperta e pratica del ritmo (pulsazione, velocità, cellula), sviluppo della capacità di ascolto, discriminazione timbrica, ecc.

Trovi altre attività legate al tema della primavera nei seguenti volumi:

Infine, sul nostro canale YouTube, trovi una proposta di esecuzione con body percussion de “Il Contadino Allegro” di Robert Schumann:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.