L’utilizzo del Flauto dolce nella didattica per la scuola di base suscita da sempre pareri contrastanti. Anche qualche voce autorevole del panorama musicale internazionale si è scomodata per attaccare uno strumento che ha una storia e una dignità per nulla inferiore a quella del Violino, o del Pianoforte, o della Chitarra. Progenitore del Flauto traverso, il Flauto dolce è stato oggetto di grandi capolavori di Vivaldi, Händel, Telemann e altri.
Per quanto abbiamo potuto raccogliere da numerosi feedback, i pochi che non lo amano particolarmente sostengono che sia uno strumento antiquato o di scarso interesse. Eppure, nella maggior parte dei casi, pareri simili sono condizionati da una cattiva esperienza personale o da una visione stereotipata (e ormai superata) del fare musica a scuola:
È chiaro che, come per tutti gli strumenti, il percorso e l’approccio didattico hanno un ruolo fondamentale nel coinvolgimento e nell’apprezzamento degli studenti: non ha quindi senso demonizzare a priori il Flauto dolce!
Negli ultimi decenni la didattica musicale in generale, e quella strumentale nello specifico, si sono evolute notevolmente. Fino a qualche tempo fa, tutta l’attività musicale che si svolgeva a scuola mirava a formare dei piccoli strumentisti: gli insegnanti proponevano l’esecuzione – fine a se stessa – di una serie di brani, tratti da un repertorio “accademico” e per nulla accattivante. A livello tecnico, lo studio delle note partiva dal Do basso, la più complicata da eseguire visto che richiede la chiusura di tutti i fori. Il primo approccio allo strumento, dunque, poteva risultare ostico e frustrante. Ma soprattutto, non si concepiva ancora l’idea di educare con la musica, attraverso la musica, alla musica.
Oggi fortunatamente a scuola si fa musica con obiettivi ben più ampi, che riguardano la crescita globale di bambini e ragazzi. E la didattica del Flauto dolce si è profondamente rinnovata: nei nostri metodi, ad esempio, abbiamo completamente reimpostato lo studio delle note, partendo da quelle manualmente più semplici (Si, La, Sol, ecc.) e proponendo brani divertenti e coinvolgenti anche con una sola nota, in modo da gratificare subito i giovani allievi.
A nostro avviso, quindi, nell’ambito di un percorso didattico adeguato, la presenza del Flauto dolce nelle scuole va assolutamente valorizzata e sostenuta, perché esso rappresenta un prezioso alleato per avvicinarsi al meraviglioso mondo della musica.
Vediamo allora, più in particolare, pregi e vantaggi del Flauto dolce.
Accessibilità e facilità d’uso
Uno dei principali vantaggi del Flauto dolce è la sua accessibilità. È uno strumento economico, leggero e facile da maneggiare, il ché lo rende ideale per la scuola di base. La sua semplicità costruttiva consente di iniziare a suonare rapidamente, favorendo un senso immediato di gratifica e motivazione. La sua portabilità permette di suonare ovunque, aumentando così le opportunità di esercizio.
Miglioramento della respirazione
Per suonare il Flauto dolce occorre una buona gestione del respiro, che è fondamentale per produrre un suono pulito e piacevole. Questo aspetto aiuta i bambini a sviluppare la consapevolezza della propria respirazione e ad aumentare la capacità polmonare. Il controllo del flusso dell’aria è inoltre un’abilità che può essere trasferita ad altri strumenti a fiato e alla pratica vocale.
Approccio al linguaggio musicale
Il Flauto dolce è uno strumento eccellente per insegnare le nozioni di base della musica, come la lettura delle note, il ritmo e l’articolazione. La sua gamma di suoni, anche se limitata, permette di esplorare comunque un’ampia varietà di melodie e di comprendere agevolmente i concetti musicali fondamentali.
Sviluppo della coordinazione e della motricità fine
Suonare il Flauto dolce richiede precisione nella diteggiatura e una buona coordinazione tra le dita, la bocca e il respiro. Ciò contribuisce allo sviluppo della motricità fine, della coordinazione oculo-manuale e della concentrazione, competenze cruciali non solo per la musica, ma anche per altre attività scolastiche e quotidiane.
Sviluppo dell’orecchio musicale
Suonare il Flauto dolce richiede altresì una precisa intonazione per produrre il suono corretto, perciò favorisce lo sviluppo dell’orecchio musicale: la sensibilità alle variazioni di tono, il senso dell’armonia e del fraseggio musicale.
Interdisciplinarità ed esplorazione creativa
I più grandi compositori della storia hanno composto per questo strumento: la sua versatilità consente di esplorare un vasto repertorio, dal Rinascimento fino alla musica dei giorni nostri, incentivando l’interdisciplinarità e le conoscenze storico-musicali. I bambini possono poi sperimentare diverse variazioni ritmico-melodiche, anche attraverso attività di esplorazione e improvvisazione, il ché incoraggia un approccio attivo e creativo alla musica.
Promozione del lavoro di gruppo e della socializzazione
Suonare il Flauto dolce in un ensemble scolastico aiuta a sviluppare abilità sociali e collaborative. La musica d’insieme richiede ascolto reciproco, coordinazione e rispetto dei turni, qualità che sono essenziali per l’interazione sociale e per rafforzare il senso di appartenenza e la fiducia in se stessi.
Accesso inclusivo alla Musica
Il Flauto dolce può essere suonato da soggetti di diverse abilità e background. La sua facilità d’uso fa sì che i docenti possano adattare l’insegnamento a vari livelli di difficoltà, introducendo concetti e nozioni in modo graduale e comprensibile. Il basso costo lo rende accessibile anche a scuole e famiglie con risorse limitate, garantendo che tutti possano beneficiare dell’educazione musicale.
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Per tutte queste ragioni, se da un lato possiamo comprendere chi decida di non impiegare il Flauto dolce a causa di brutte esperienze personali, o chi semplicemente preferisca utilizzare altri strumenti, dall’altro non ci è chiara la ragione per cui una parte di docenti osteggi a priori uno strumento dalle molteplici potenzialità educative.
In tutto il mondo tanti giovani studenti scoprono il piacere della musica grazie al Flauto dolce e tanti musicisti professionisti e di alto livello hanno intrapreso il loro percorso formativo grazie alle basi tecnico-teoriche acquisite con il Flauto dolce.
Ricordiamoci: non è uno strumento ma una didattica sbagliata ad allontanare dalla musica!
Concordo pienamente con quanto scritto da voi, io utilizzo anche la didattica al flauto dolce con i vostri splendidi e utilissimi metodi, i ragazzi ne sono entusiasti, imparano con piacere e sono soddisfatti.
È un buon mezzo per fare musica alla portata di tutti.
Io sono una flautista.
Da tanti anni utilizzo i vostri metodi per flauto dolce sia nella mia Accademia, la Giuseppe Verdi, che nella scuola pubblica ( primaria e medie).
Sono una sostenitrice della didattica fatta bene e trovo il flauto uno strumento adatto allo scopo.