Autore

Lanfranco Perini

(2 recensioni dei clienti)

Un nuovo metodo progressivo per avviarsi allo studio del Pianoforte combinando rigore tecnico, trasversalità dei generi, divertimento e gratifica. Il CD allegato contiene i brani integrali e le basi.

21,00

Descrizione

Percorsi di Pianoforte vol. 3 riprende l’impostazione tracciata nei precedenti volumi, con brani che spaziano da un genere all’altro, arrangiamenti curati nei minimi particolari, la gradualità metodologica e il rigore tecnico con cui si articolano le varie proposte.

In questo terzo volume, oltre alle composizioni originali ideate per rendere il percorso di studio graduale e gratificante, si trovano anche facili brani di autori come Beethoven, Schubert, Ciajkovskij, Dvořák, Gershwin, ecc. e molte note melodie tradizionali arrangiate in diversi stili.

Dal punto di vista tecnico si affrontano le prime scale maggiori, minori e pentatoniche con relativi accordi primari (I grado, IV grado e V grado, sia in triade che in settima di dominante), il legato e lo staccato, le misure composte, la sincope; il tutto corredato da nozioni teoriche su toni e semitoni, intervalli, formazione degli accordi, tonalità.

Il CD allegato contiene i brani integrali e i soli arrangiamenti, realizzati con una grande varietà di gruppi e strumenti per ampliare le conoscenze dello studente e permettergli di affinare i propri gusti musicali. In alternativa, si può acquistare la versione mista con File digitali fruibili tramite App Progetti Sonori.

Ecco perché Percorsi di Pianoforte è considerato il primo metodo che combina divertimento, rigore tecnico, trasversalità dei generi, formazione musicale e crescita culturale.

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Contenuti

03 Danza tedesca Schubert
05 Boogie Night
08 Il bucaneve
09 Marcia slava Ciajkovskij
13 Danza spagnola
20 Largo Sinfonia Nuovo Mondo Dvorak
24 Tarantella
28 Ricordando Strauss
29 Tai Shan
31 Plaisir d’Amour Martini

CONSIGLI SULLA TECNICA PIANISTICA, LA CORPOREITÀ E LA RELAZIONE
di Manuela Mazzieri

Trovare soluzioni semplici e adatte alle piccole mani dei giovani pianisti. Questa è stata la più che logica e pertinente richiesta che l’editrice Progetti Sonori mi ha rivolto nel momento in cui mi sono presa l’impegno di svolgere la revisione tecnica di questa pubblicazione rivolta a tutti i giovani che, come tanti, sentono il bisogno e il piacere di avvicinarsi allo studio del pianoforte.
Nell’assumermi questo compito, ho riflettuto molto sui possibili dubbi che possono sorgere in questo senso, come ad esempio, che per taluni ciò che può risultare comodo e pratico per altri può non esserlo. Quindi, pur essendo lontana da me l’idea di aver trovato e indicato la soluzione ideale per tutti, ritengo che la diteggiatura da me indicata è sì da interpretarsi come una delle tante possibili, ma pure come una delle più probabili.
Riesco a sostenere questo perché, per soddisfare la richiesta dell’editrice, per trovare la soluzione più semplice e più comoda per le piccole mani dei giovani pianisti, non potevo fare altro che affidarmi e riflettere sul mio lungo e ancora attuale lavoro di insegnante di pianoforte che svolgo prevalentemente con bambini e bambine, ragazzi e ragazze.
Questi tanti anni di incontro con la mentalità musicale e la manualità dei miei studenti, mi ha dunque liberato dai primi dubbi e di conseguenza sostenuto e indicato la strada migliore per interpretare questo mio compito tecnico-pianistico.
Comunque, pur essendo nella certezza di aver indicato le diteggiature più utili per delle mani più comuni che ho potuto incontrare lungo tutta la mia professione di insegnate di pianoforte per giovani musicisti, invito comunque tutti gli insegnanti di pianoforte che faranno uso didattico di questo testo, ad adattare, dove sarà necessario e per quella specifica mano che hanno difronte, le eventuali diteggiature che potranno essere ritenute troppo elementari o troppo complesse.
Quindi, la diteggiatura da me indicata, può essere pure interpretata come proposta guida, o quanto meno come un più che possibile suggerimento nato sulla base di scelte che si rifanno ai principi più noti e conosciuti della fisiologia articolatoria della mano e della tecnica musicale in generale. Tutto ciò, oltre alle diteggiature più “naturali” basate sui più scontati criteri di ergonomia che la stessa tastiera del pianoforte indica, mi ha permesso di valutare, all’interno di ogni brano, questi tre importanti elementi tecnici:

  • Sostituzione del dito nel ribattuto;
  • Sostituzione del dito su nota tenuta per giungere un legato più uniforme e sentito;
  • Evitare passaggi con apertura troppo ampia della mano, ecc.).

Ritengo che sia giusto ammettere che una eventuale diteggiatura per quanto corretta possa essere, deve avvalersi di altri aspetti tecnici generali che coinvolgono, non solo la mano e le sue varie possibilità articolatorie, ma l’intera struttura fisica e psichica del giovane pianista.
Si invitano quindi tutti gli insegnanti che proporranno l’utilizzo di questo nuovo sussidio didattico-pianistico, a riflettere sui seguenti aspetti che, in varie modalità, andranno comunque ad incidere positivamente o negativamente sullo sviluppo musicale tecnico-pianistico e interpretativo-musicale:

  • Assunzione sempre più cosciente nel tempo, di una postura generale fisico-corporea ad alto tasso di economica, mirata cioè alla messa in atto di articolazioni e di produzioni del suono basate sul minimo sforzo fisico-meccanico;
  • Assunzione sempre più cosciente nel tempo, di una postura psichica libera da tensioni, da pensieri, dalla paura dell’errore, sempre più carica del gusto e del piacere di suonare, della felicità che può produrre l’atto stesso di suonare uno strumento. Molto spesso questi timori possono nascere dal saper essere dell’insegnante di pianoforte che, a volte, senza nemmeno accorgersi, da vita a forme di tensioni che bloccano il piacere di suonare, la spontaneità del giovane pianista;
  • Assunzione sempre più cosciente nel tempo, nei confronti di una sempre più corretta armonia fra respirazione e articolazione-produzione del suono o delle singole frasi musicali. Soffermarsi subito, con il piccolo pianista, per fargli notare la non corrispondenza fra una produzione sonora che ha bisogno di una inspirazione o di una espirazione;
  • Far comprendere coscienza e invitare a gestire il rapporto energetico-muscolare fra la parte destra e sinistra del corpo in rapporto ai momenti musicali che potrebbero far richiesta di una uniformità delle parti corporee o di una loro diversità;
  • Far prendere coscienza e quindi giungere ad evitare di assumere posture del corpo (o di singole parti) che si percepiscono chiaramente come sotto sforzo, appesantite, troppo tese, doloranti;
  • Sfruttare la dote mentale di visualizzazione del corpo in generale, della mano e delle dita sulla tastiera in modo da contribuire alla memorizzazione tecnica e musicale generale. Invitare il giovane ad osservare la mano dell’insegnate mentre suona. Far suonare brevi frammenti ad occhi chiusi invitando il giovane, nello stesso momento, a visualizzare mentalmente le proprie dita che si muovono nella tastiera, Far visualizzare mentalmente la parte musicale pianistica e suonarla al pianoforte senza l’uso della partitura;
  • Sfruttare le doti di ascolto dei giovani, facendo riascoltare più volte su CD ogni brano in versione originale (sia per memorizzarlo prima, e poi per ascoltarlo e osservarlo nello stesso momento sulla partitura) e nella versione base (sia per eseguire la propria parte e sia per suonarla mentalmente visualizzando il movimento delle dita sulla tastiera).

Infine, non dimentichiamo mai che, oltre allo sviluppo di una coscienza fisica, psichica e tecnica, la buona riuscita di uno studio musicale non può non avvalersi di una buona relazione umana che noi insegnanti di strumento, grazie ad un corretto saper essere, dovremmo saper creare. Uno sguardo amichevole, un sorriso facile, una spiegazione espressa con dolcezza, un esempio musicale eseguito con spontaneità, una libera comprensione difronte ad un errore, ecc. a volte fanno bene alle mani del bambino perché prima giungono al suo cuore.

M° Manuela Mazzieri

Informazioni aggiuntive

Peso 0,400 kg
Autore

Tipo di prodotto

Libro + CD/DVD, Libro + File Digitali

N. pagine

64 a colori

Formato

230 x 305

Destinatario

Alunno

Codice ISBN

9788888003627

Tipo di Scuola

SMIM, Scuola di Musica

Codice ISBN Misto

9788899849511

2 recensioni per Percorsi di Pianoforte vol. 3

  1. Paola Tonelli

    Io quest’anno ho usato tutti e tre i volumi con bambini tra i 6 e i 9 anni. I brani sono in ordine di difficoltà, la grafica è accattivante, il repertorio curatissimo, ogni brano riporta anche l’accompagnamento per chitarra per l’insegnante. Il CD facilita lo studio e gratifica l’allievo, la cura negli arrangiamenti è come al solito eccellente!!

  2. SILVIA GALLI

    Uso già il primo e secondo volume.
    Ottimo libro per avvicinare e non stancare i bambini nello studio iniziale.

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