
Fra le molte strade oggi percorribili nel campo della didattica musicale – utili a disegnare un orizzonte nuovo, ricco, creativo e coinvolgente, fondato sull’incontro con i suoni e le musiche, diretto e aperto a tutti – la body percussion, nelle sue varie forme, rappresenta sicuramente un’importante opportunità, proponibile a tutti i livelli, a partire dalla scuola dell’infanzia per arrivare ai percorsi musicali professionalizzanti.
Vediamo, in sintesi, di cosa si tratta.
La body percussion è un’antichissima tecnica che attraverso l’uso del corpo permette di produrre dei suoni: i gesti-suono o gesti sonori.
Al fine di riprodurre i gesti sonori si utilizzano: mani, dita, piedi, gambe e petto. Il suono è il risultato del gesto!
Tra i benefici della body percussion:
- Permette di conoscere il proprio corpo
- Migliora la coordinazione, il ritmo e l’imitazione
- Potenzia la concentrazione, l’attenzione e la memoria
- Privilegia l’orientamento spaziale
- Permette di avvicinare i bambini ad un repertorio non altrimenti fruibile, almeno non con la stessa efficacia ed immediatezza.
Ma soprattutto: è un’attività di gruppo inclusiva e non competitiva!
Ecco i principali gesti-suono:

Chiaramente non sono gli unici suoni che vengono prodotti percuotendo il nostro corpo, ma sono quelli che, attraverso la loro combinazione, creano un’infinità di possibili incastri ritmici, timbrici e in qualche caso di possibili coreografie in movimento o in forma statica.
Esistono poi tutti i suoni (onomatopeici, ritmici, versi…) che sono riproducibili con la voce, anch’essi fanno parte della body percussion e anch’essi possono essere “segnati” con un simbolo particolare.
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